Auto-realizzazione

Cosa vuol dire realizzarsi? In cosa? Perché? Cosa vuol dire auto-realizzazione?

Divenire veramente e pienamente Se stessi.

Accettare e far crescere ciò che veramente siamo. È un processo intrinseco: ho tutto dentro, mi realizzo diventando quello che già sono.

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Nella nostra società è facile pensare all’auto-realizzazione come un processo estrinseco: mi realizzo quando ho un buon lavoro, guadagno bene, ho una bella casa… tutto quello che desidero, se ci lavoro, lo posso ottenere.

Poi sono contento? Sono soddisfatto? Quanto dura la felicità? Perché allora sentiamo spesso un vuoto?

Ciò che rende intimamente felice l’uomo non è il raggiungere facilmente degli obiettivi, ma che questi obiettivi ne valgano la pena, che appartengano realmente a se stessi e non agli altri. Stiamo davvero bene quando contribuiamo a rendere il mondo un posto migliore.

Carl Rogers descrive una persona funzionante e orientata all’auto-realizzazione come: aperta e non difensiva, consapevole, che accetta se stessa, che riesce ad adattarsi in modo creativo all’ambiente, sa vivere con gli altri in armonia.

Non è questo il percorso che facciamo alla ricerca della nostra autenticità? Nei workshop e nei percorsi individuali di Counseling impariamo a riconoscere i nostri meccanismi di difesa, a portare consapevolezza nella nostra vita di tutti giorni. Impariamo a dirci la verità e ad essere autentici, ovvero allineiamo pensieri, emozioni, azioni a partire dal momento presente, dal qui e ora.

Nei miei 14 anni di azienda ho imparato e sperimentato molto, mi sono divertita, esaurita, ho pianto e riso tanto, ho litigato, mi sono innamorata e ho conosciuto persone fantastiche. Il mio modo di vivere le cose è sempre stato intenso e totale, ma la realizzazione era sempre legata allo stipendio, al volere di più, al volere riconosciuta tutta l’energia che ho sempre messo al lavoro.

Quando ho fondato Mestieri-LAB® nel 2014 ho passato mesi, anzi i primi anni, a cambiare completamente paradigma: la mia realizzazione non poteva dipendere dal fatturato, altrimenti non avrei avuto la motivazione necessaria per mettere in piedi questo progetto. Ho iniziato a farmi delle domande: cosa mi da energia e mi fa stare bene?

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Supportare l’altro nel cambiamento è la fonte principale di soddisfazione. Ogni volta che si aggiunge un progetto sento una spinta forte ad approfondire e studiare, e anche questo mi da energia! Il cambiare spesso luogo soddisfa il mio bisogno di novità: aule e aziende in città diverse. Il lavorare da casa e in studio mi fa sentire protetta e circondata di amore e cose belle. Ho un carattere curioso e insaziabile, quindi questa spinta che sento dentro mi fa muovere da un progetto all’altro senza fare troppa fatica, non mi basta mai quello che conosco. Progettare è una fissazione per me, conosco bene il la mia ossessione e so di poterci contare! Si, sono felice, soddisfatta e mi sento realizzata nel qui e ora.

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Cosa mi dici di te?

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Stay tuned! Torneremo presto per parlare di cambiamento. Nel frattempo, leggi i nostri ultimi!

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