“Sono fatta cosi, non posso farci niente”, “Ho sempre fatto cosi”, “È impossibile”, “Non ci riesco”… Hai mai sentito queste frasi?
Sono convinzioni, sono cose che crediamo vere.
Quando crediamo che una cosa sia possibile ci comportiamo in modo congruente per raggiungerla. Se so utilizzare excel credo sia possibile creare la nota spese e tenere la somma progressiva ogni mese, giusto? Se ritengo impossibile poter utilizzare excel, non tenterò nemmeno di imparare.
Le convinzioni sono delle generalizzazioni, non si basano mai su una struttura logica o su un’esperienza realistica: prendiamo un unico fatto e ne facciamo la regola generale.
Le cose che noi crediamo vere, non sempre corrispondono alla realtà. Vediamo la realtà attraverso il nostro filtro, in modo che sia la realtà ad avvicinarsi alla nostra convinzione. In pratica cerchiamo costantemente conferma delle nostre convinzioni, le convinzioni ci rassicurano.
Un esempio: “È inutile che io chieda aiuto per organizzare il workshop, non mi aiuterà nessuno.” Il mio tono di voce, l’atteggiamento e le parole che utilizzo saranno condizionate da questa convinzione. Molto probabilmente nessuno accoglierà la mia richiesta. Questo non vuol dire che devo fingere o adottare atteggiamenti estremamente positivi, ma vuol dire che devo lavorare sulla convinzione, che in questo caso è limitante.
Da dove arrivano le convinzioni?
L’ambiente influisce sulle nostre credenze e sui nostri desideri.
Se cresco in un ambiente positivo, maturo convinzioni positive. Per ambiente intendo sia il luogo che la famiglia. Diverso è crescere in Kenya o in Italia no?
Eventi, esperienze che viviamo e che noi generalizziamo.
“Ho provato a chiedere aiuto, ma nessuno mi ha aiutata.” L’ho chiesto una volta sola, ad una sola persona, la sera prima del workshop, e da li son convinta che nessuno mi voglia aiutare!
I nostri pensieri.
“Immagino che viaggiare per lavoro sia molto stancante”.
Dunque le nostre convinzioni possono sostenerci e potenziarci cosi come possono limitarci.
Ci sostengono quando derivano da una rappresentazione che ci siamo fatti delle nostre esperienze che ci fa stare bene e ci aiuta a raggiungere ciò che desideriamo.
“Every time I put on a nice dress and have my nails done, I feel good in front of the client, I feel I work.”. Quindi collego il prendermi cura di me con una maggiore possibilità di stare bene e quindi influenzare positivamente una situazione.
Ci limitano quando derivano da una rappresentazione che ci siamo fatti delle nostre esperienze che ci fa stare male e che non ci aiuta a raggiungere ciò che desideriamo. Le convinzioni limitanti interferiscono nel processo di cambiamento e paralizzano le nostre risorse.
Non è mai il limite in se a bloccare l’autorealizzazione, quanto l’attaccamento a quell’idea che abbiamo di noi stessi. Restiamo attaccati a ciò che ci fa male e poniamo resistenza verso ciò che potrebbe farci stare meglio.
Trattandosi di interpretazioni, possiamo lavorare sulle esperienze vissute e trarre insegnamento sia dagli eventi positivi che negativi. Trasformiamo gli ostacoli in opportunità diventando più resilienti.
Questo è un tipico lavoro che facciamo durante un percorso individuale, possibile da fare anche in videochiamata!