Oggi desidero esplorare la Tristezza, un’emozione che ho tenuto lontana da me per molto tempo per Paura di non essere in grado di reggerne l’intensità. Te lo dico subito, in modo che tu possa leggere questo articolo con la consapevolezza che chi scrive non vede il mondo attraverso il filtro di questa importante emozione: la mia Tristezza è stata sporcata di Paura, quindi il mio lavoro consiste nel pulirla affinché possa brillare del suo colore più puro!
Da quando ho fatto amicizia con la Tristezza ho capito che la mia più grande Paura era quella di sentirmi debole, vulnerabile, senza forze, dipendente. Avevo Paura di essere Triste. L’accettare la Tristezza e imparare a sentirla in modo sano ha diminuito la forza della Paura. Sembra un gioco di parole vero? Per me è andata proprio cosi!
La Tristezza è caratterizzata da una sensazione di mancanza, da uno stato di malessere interiore, di sfiducia e vulnerabilità. Può avere molte cause ma, in genere, è legata alla perdita di qualche persona o oggetto con cui avevamo un forte legame emotivo.
La Tristezza è un’emozione che invita alla riflessione e ci costringe a fermarci, a prendere in considerazione quel che ci succede. Il problema è che, siccome fa molto male, di solito cerchiamo di evitarla ad ogni costo, ma l’emozione non se ne va, continua a bussare alla nostra porta finché non siamo disposti a vederla, sentirla, accettarla, per poi lasciarla andare.
Spesso mettiamo molta energia per evitare una situazione, o in questo caso un’emozione. Perché invece non impariamo ad impiegare quell’energia per vedere le cose come stanno e accoglierle? Solo quando accettiamo una situazione è possibile lasciarla andare, creare lo spazio per qualcosa di nuovo, no?
Nel momento in cui ho visto quanta Tristezza trattenevo da anni, quante tensioni si erano accumulate nel mio corpo, quanti comportamenti incongruenti ho mostrato per non farmi vedere debole, ho provato tenerezza per me stessa. Nell’accogliere quella parte debole, ho preso coscienza di aspetti profondi del mio essere, del mio passato. Grazie a questa consapevolezza oggi mi sento più completa, più autentica.
La Tristezza mi mette in contatto la vulnerabilità, con i miei limiti, le mie imperfezioni, ma anche con le caratteristiche più belle e umane, con l’empatia e la compassione per gli altri.
Diversa sarà l’esperienza di chi sente la Tristezza come emozione principale, che forse vorrebbe vedere il mondo colorato di sfumature diverse. Proprio per questo motivo ritengo fondamentale sviluppare un buon rapporto con tutte le emozioni primarie, allenandoci ad entrare e uscire dagli stati emotivi senza rimanerne intrappolati. Ogni emozione ci regala toni intensi e sfumature delicate se sappiamo vederla, accoglierla e poi lasciarla andare. Se ne restiamo intrappolati rischiamo di vivere una vita monocolore senza nemmeno rendercene conto.
Come stai nel corpo quando sei Triste?
Come energia la Tristezza tende a contrarsi, ripiegarsi e rinchiudersi su se stessa. Un’energia che ci fa diventare introversi, che ci invita a fermarci, a riflettere e a provare dolore o pena. Possiamo sentirla come un’oppressione al cuore, un nodo in gola, un peso sulle spalle, senso di fatica e debolezza generale, un senso di vuoto, una mancanza di forza.
Come si riconosce la Tristezza?
Facile capire che si tratta di Tristezza quando vediamo una persona piangere, vero?
Anche l’espressione del viso ci aiuta: le labbra si incurvano verso il basso, le sopracciglia si sollevano e molti tremano.
Manca qualcosa, o qualcuno. Manca la motivazione, l’entusiasmo. Mancano le forze, ci sentiamo fragili. Ci sentiamo soli. Ci accorgiamo di essere Tristi quando pensiamo spesso al passato: malinconia, rimpianto, nostalgia.
Ci sono molte altre modalità di espressione, meno evidenti: alcune persone non mostrano tratti fisici, provano apatia, scoraggiamento e demotivazione.
L’intensità varia dall’apatia, al leggero malessere, sconforto, amarezza, dolore, disperazione.
Anche la Tristezza è un’emozione primitiva, meno nucleare rispetto alla Paura, e caratterizza le sfumature dei caratteri emotivi o caratteri sentimento, ovvero quei caratteri che contattano e manifestano le emozioni con facilità. Caratteri in contatto con la sofferenza, con il dolore dell’esperienza, con il bisogno di riconoscimento che in loro è particolarmente intenso. Se pensiamo alla paura dell’abbandono, alla paura di non essere abbastanza e alla paura di non essere amati hanno molto a che fare con il tipico senso di mancanza della Tristezza che la vera e propria Paura.
Tra i caratteri emotivi ci sono diversi modi di vivere la Tristezza: alcuni vivono tutto attraverso la mancanza, altri negano i propri bisogni per non rischiare di vederli insoddisfatti, altri ancora rinunciano a sentire se stessi per farsi accettare dagli altri. Spinti dal bisogno di riconoscimento, rinunciano a parti di sé, ed è proprio quella rinuncia che genera Tristezza.
Esplorare la Tristezza attraverso la creatività ci permette di riappropriarci di parti di noi che abbiamo allontanato… un po’ di esperienza personale… lutto …. uso del nero…
Esplorare questa emozione portando alla luce quello che la Tristezza …
Durante il workshop online del 6 Maggio esploreremo Paura, Rabbia e Tristezza attraverso la creatività, un modo giocoso e efficace per fare amicizia con queste emozioni che a volte ci rendono la vita difficile. Prenota il tuo posto!