Una giornata di laboratorio esperienziale per entrare in contatto con la tua creatività.
[ Video di Tina Fasan / Musica di SMET / Fotografie di Alessia Celato ]
La creatività non va confusa con l’arte, è una risorsa che va coltivata e stimolata, una risorsa che possiamo utilizzare sia al lavoro che nella vita privata. A volte non ne siamo consapevoli, ma siamo tutti creativi, solo non sappiamo come utilizzare questa preziosa risorsa al meglio.
Il workshop è strutturato in 4 fasi, il lavoro principale riguarda l’espressione autentica di sè attraverso la pittura e il movimento.
#1_SMETTILA DI PENSARE, STIAMO QUI, IN QUESTO MOMENTO.
DECONDIZIONAMENTO DALL’IDEA CHE ABBIAMO SULLA CREATIVITÀ.
Che cos’è la creatività per te? Per noi è espressione, e quando è autentica ha un enorme valore. È spontaneità. Non è per forza legata al saper disegnare bene, dipingere bene, saper suonare uno strumento. Le competenze tecniche sono molto importanti, ma da sole non sono sufficienti.
Ci capita spesso di vedere oggetti, quadri o ascoltare della musica e dire: “figo!”, però poi ci fermiamo li, non andiamo oltre, non ci tocca le corde più profonde.
Qualcosa di bello non è per forza creativo. La spontaneità invece è sempre creativa e ci serve in ogni momento della nostra vita.
Lasciamo andare tutti i pensieri che ci hanno condizionato fino ad oggi, come le frasi “non sai disegnare”, “non sai colorare”, “il tuo ritratto è brutto” e cosi via.
Con un gesto simbolico lasciamo la nostra testa in un punto della stanza, e accompagnati dalla musica muoviamo il corpo seguendone il movimento spontaneo, lasciamo che si muova come vuole, permettiamoci ogni movimento, ogni espressione, anche con la voce.
In silenzio, restando in ascolto, ci prendiamo il tempo per esprimerci: usiamo le mani, le spugne, non i pennelli.
Lasciamo andare ogni sensazione ed emozione sul foglio, tutto quello che abbiamo provato in questa prima esperienza.
In silenzio, guidati dalla voce di Marina, prendiamo dimora nel respiro, strumento necessario per entrare in contatto con il corpo. Ascoltare il corpo ci rende presenti.
Accompagnati dalla musica rappresentiamo il nostro corpo con i colori.
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#3_CHI SONO IO, E COME MI VEDI?
Il costante rispecchiamento con gli altri in una società fluida ci porta alla crisi dell’identità: CHI SONO IO?
Se mi concentro troppo su me stessa corro il rischio di essere auto referenziale. Se cerco troppo l’approvazione degli altri rischio di perdermi.
Dovremmo trovare un equilibrio: vederci per quello che realmente siamo grazie al rispecchiamento degli altri, non so se mi spiego.
Prendiamo uno specchio e guardiamoci, osserviamo con attenzione e poi disegniamo ciò che vediamo.
A coppie ci diamo un feedback e modifichiamo l’autoritratto dell’altro in base a ciò che vediamo noi, in base a ciò che percepiamo. Condividiamo poi l’effetto che ci fanno le modifiche apportate, e le definiamo utilizzando tre parole, che scriviamo sullo specchio.
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#4_FEEDBACK
Ogni partecipante raccoglie tutti i lavori creati nell’arco della giornata e allestisce la propria galleria, uno spazio proprio, che ci rappresenta.
E ora ci confrontiamo con la realtà: come vengo percepito dagli altri?
Non ci interessano i giudizi estetici, bello o brutto a parte, quali emozioni trasmetto attraverso questi lavori?
Ognuno con i propri tempi, visitiamo le gallerie muniti di post-it e pennarelli. Lasciamo una parola scritta, una parola che descrive il nostro stato di fronte alle opere d’arte. La prima parola che ci viene in mente, senza pensarci troppo. Siamo spontanei. Una parola che sentiamo vera in questo preciso momento.
Spesso giudichiamo in base ai nostri gusti, senza alcun criterio. Oggi impariamo ad esprimere la nostra opinione assumendoci la piena responsabilità dei nostri sentimenti.
Il feedback può essere costruttivo quando ci limitiamo a descrivere le nostre sensazioni, quello che vediamo, In assenza di giudizio.
Ci prendiamo un attimo per leggere i bigliettini, per condividere quello che proviamo, per riconoscere quello che abbiamo imparato e quello che abbiamo ricevuto dagli altri.
OUTPUT
I partecipanti diventano più consapevoli della loro personalità, del modo in cui percepiscono la realtà e del modo in cui percepiscono sè stessi all’interno della realtà.
Impariamo a fidarci della nostra autenticità e a adattarci in modo creativo all’ambiente esterno senza snaturarci.
ALCUNI FEEDBACK DEI PARTECIPANTI
- Ho imparato a rilassarmi, come essere empatica, ad ascoltare me stessa e non essere noiosa e giudicante.
- Sono venuto qui senza aspettative e la mia energia era in bianco e nero; durante questo giorno ho aggiunto molti colori! Torno a casa con una bellissima tavolozza!
- Ho imparato a non avere paura dell’ambiente, di accettare i cambiamenti e di essere più centrata.
- Mi sento strana, rilassata e senza pensieri. Interessante provare così tante emozioni nell’arco di 15 minuti.
- Oggi ho imparato che tutte le diverse energie ed emozioni sono correlate e ciò riguarda tutti.
- Ogni persona è un mondo, vorrei conoscere meglio il mio ed essere sorpresa nell’incontrare quello degli altri.
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A CHI SI RIVOLGE
Siete tutti benvenuti!
In silenzio, restando in ascolto, ci prendiamo il tempo per esprimerci: usiamo le mani, le spugne, non i pennelli.
Lasciamo andare ogni sensazione ed emozione sul foglio, tutto quello che abbiamo provato in questa prima esperienza.
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#2_DOVE VIVI?
PRENDO DIMORA NEL MIO CORPO, ASCOLTO IL MIO RESPIRO, TOCCO TUTTE LE PARTI DEL MIO CORPO
In silenzio, guidati dalla voce di Marina, prendiamo dimora nel respiro, strumento necessario per entrare in contatto con il corpo. Ascoltare il corpo ci rende presenti.
Accompagnati dalla musica rappresentiamo il nostro corpo con i colori.
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#3_CHI SONO IO, E COME MI VEDI?
Il costante rispecchiamento con gli altri in una società fluida ci porta alla crisi dell’identità: CHI SONO IO?
Se mi concentro troppo su me stessa corro il rischio di essere auto referenziale. Se cerco troppo l’approvazione degli altri rischio di perdermi.
Dovremmo trovare un equilibrio: vederci per quello che realmente siamo grazie al rispecchiamento degli altri, non so se mi spiego.
Prendiamo uno specchio e guardiamoci, osserviamo con attenzione e poi disegniamo ciò che vediamo.
A coppie ci diamo un feedback e modifichiamo l’autoritratto dell’altro in base a ciò che vediamo noi, in base a ciò che percepiamo. Condividiamo poi l’effetto che ci fanno le modifiche apportate, e le definiamo utilizzando tre parole, che scriviamo sullo specchio.
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#4_FEEDBACK
Ogni partecipante raccoglie tutti i lavori creati nell’arco della giornata e allestisce la propria galleria, uno spazio proprio, che ci rappresenta.
E ora ci confrontiamo con la realtà: come vengo percepito dagli altri?
Non ci interessano i giudizi estetici, bello o brutto a parte, quali emozioni trasmetto attraverso questi lavori?
Ognuno con i propri tempi, visitiamo le gallerie muniti di post-it e pennarelli. Lasciamo una parola scritta, una parola che descrive il nostro stato di fronte alle opere d’arte. La prima parola che ci viene in mente, senza pensarci troppo. Siamo spontanei. Una parola che sentiamo vera in questo preciso momento.
Spesso giudichiamo in base ai nostri gusti, senza alcun criterio. Oggi impariamo ad esprimere la nostra opinione assumendoci la piena responsabilità dei nostri sentimenti.
Il feedback può essere costruttivo quando ci limitiamo a descrivere le nostre sensazioni, quello che vediamo, In assenza di giudizio.
Ci prendiamo un attimo per leggere i bigliettini, per condividere quello che proviamo, per riconoscere quello che abbiamo imparato e quello che abbiamo ricevuto dagli altri.
OUTPUT
I partecipanti diventano più consapevoli della loro personalità, del modo in cui percepiscono la realtà e del modo in cui percepiscono sè stessi all’interno della realtà.
Impariamo a fidarci della nostra autenticità e a adattarci in modo creativo all’ambiente esterno senza snaturarci.
ALCUNI FEEDBACK DEI PARTECIPANTI
- Ho imparato a rilassarmi, come essere empatica, ad ascoltare me stessa e non essere noiosa e giudicante.
- Sono venuto qui senza aspettative e la mia energia era in bianco e nero; durante questo giorno ho aggiunto molti colori! Torno a casa con una bellissima tavolozza!
- Ho imparato a non avere paura dell’ambiente, di accettare i cambiamenti e di essere più centrata.
- Mi sento strana, rilassata e senza pensieri. Interessante provare così tante emozioni nell’arco di 15 minuti.
- Oggi ho imparato che tutte le diverse energie ed emozioni sono correlate e ciò riguarda tutti.
- Ogni persona è un mondo, vorrei conoscere meglio il mio ed essere sorpresa nell’incontrare quello degli altri.
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A CHI SI RIVOLGE
Siete tutti benvenuti!