Continua il viaggio attraverso le emozioni: questa volta vorrei esplorare le sfumature che più caratterizzano la nostra palette, ovvero il nostro modo di vedere il mondo.
Perché alcune persone rispondono in modo aggressivo di fronte all’incertezza?
Perché altre si chiudono nel dubbio e non riescono a reagire?
Perché qualcuno è spinto verso il cambiamento e altri ne sono terrorizzati?
La realtà è una, ma ognuno di noi la percepisce in modo diverso: come se indossassimo delle lenti colorate di cui spesso non siamo consapevoli. Queste lenti metaforiche a cui mi riferisco, dipendono dal nostro modo di stare al mondo, dal nostro carattere. Possiamo imparare a riconoscere le lenti, pulirle, provare sfumature diverse, ma davvero pochi esseri umani vivono senza lenti. Il carattere si forma durante l’età evolutiva, poi possiamo evolvere, smussare gli angoli, diventare più consapevoli, ma liberarci completamente del carattere sembra essere possibile solo per gli illuminati. Vale quindi la pena conoscere meglio la nostra struttura e lavorarci no?
Le tre emozioni nucleari primarie sulla base delle quali reagiamo agli stimoli esterni che percepiamo come negativi sono: Paura, Rabbia e Tristezza.
Siamo liberi solo quando ci possiamo prendere la responsabilità dei nostri pensieri, delle nostre azioni e dei nostri sentimenti, quando di fronte alle emozioni riusciamo a prendere distanza e osservare, senza reagire in automatico. Il riconoscere quale di queste tre emozioni nucleari risponde per prima agli stimoli esterni può essere di grande aiuto nel conoscere se stessi.
Quando lavoro con le emozioni nucleari ho sempre in mente l’Enneagramma: una “mappa” per l’auto-comprensione e la trasformazione interiore che descrive nove tipi di personalità e i rapporti tra loro. Trovo questa mappa molto affascinante, che necessita di molti articoli di approfondimento e confronto, ma sono un’appassionata e non un’esperta! Prendo quindi spunto dalla mappa, da altri studi e esperienze vissute per presentarti queste tre emozioni primarie sperando di offrirti uno spunto per conoscerti meglio.
Oggi esploriamo la Paura.
PAURA
La paura è un’emozione caratterizzata da una sensazione sgradevole e intensa, sperimentata quando si percepisce un pericolo reale o immaginario.
E’ l’emozione più primitiva che abbiamo: il bambino già nella pancia della mamma può avere paura, anche senza esserne consapevole.
La paura serve a prepararci alla sopravvivenza, ci serve per rispondere al rischio e al pericolo.
Le nostre difese si attivano sia in caso di pericolo reale, come un’auto che arriva di corsa verso di noi, che per situazioni immaginate, fraintese o esagerate. Ci segnala un pericolo in modo da permetterci di sviluppare la prudenza.
Come stai nel corpo quando hai paura?
Per anni ho sperimentato un pressione al petto, la contrazione dei muscoli, un nodo, un blocco che genera un malessere generale. Quando ho scoperto che la Paura è l’emozione che sento di più, mi sono improvvisamente rilassata, ci ho fatto amicizia. Tutti abbiamo paura, ma siamo molto abili a nasconderla sotto le manifestazioni più fantasiose.
Per riconoscere la Paura non necessariamente dobbiamo ritrovarci a tremare come delle foglie: insicurezza, nervosismo, preoccupazione, incertezza, ansia, stress, angoscia, blocco, timore, dubbi, scuse, apprensione, sfiducia, suscettibilità, inquietudine, sospetto, fobia, spavento… fino al panico e terrore sono tutte sfumature della Paura.
La paura caratterizza il mondo emotivo dei caratteri razionali, cognitivi.
La razionalità serve ad esorcizzare la Paura: con la ragione chi è nella paura cerca di spiegarsi ciò che non capisce e non sa, il misterioso, l’ignoto.
Centrati sul pensiero, sono caratteri che bloccano i desideri e si rifugiano nella fantasia; l’esperienza della Paura accentua il loro tratto diffidente e prudente. Con il meccanismo della scissione si distaccano dalla realtà e trovano nella mente un luogo sicuro dove pensare e creare teorie, rimanendo però soffocati dai dubbi. Mediante il meccanismo della proiezione attribuiscono agli altri i propri impulsi, soprattutto quelli aggressivi, così da diventare imperturbabili, ma perdono energia e capacità di coinvolgimento. Amano più con il pensiero che con la partecipazione e, non temendo la solitudine, tengono gli altri a una distanza di sicurezza.
Le reazioni alla Paura si manifestano quindi in diversi modi:
A- resto nel dubbio e nell’indecisione;
B- scelgo di affrontarla di petto, ad esempio con sport estremi;
C- fanatismo;
D- mi distraggo così non la sento;
E- mi dedico al bene altrui così non la sento;
F- ho talmente Paura di essere fregato che immagino sempre lo scenario peggiore;
G- mi ritiro in solitudine;
Quale tra queste opzioni ti risuona di più?
Qual’è il tuo modo di vivere la Paura?
Durante il workshop online del 6 Maggio esploreremo Paura, Rabbia e Tristezza attraverso la creatività, un modo giocoso e efficace per fare amicizia con queste emozioni che a volte ci rendono la vita difficile. Prenota il tuo posto!