La scorsa settimana vi ho raccontato della mia predisposizione a creare nuovi progetti, oggi invece vorrei porre l’attenzione sul processo.
Facciamo un passo indietro. Ogni progetto si distingue per gli obiettivi che si propone, per i prodotti e i risultati che mira a conseguire, per il contesto in cui si colloca, per i tempi e le risorse ad esso assegnati, per l’identità di chi ci lavora e quella di chi è destinato.
Ogni progetto è unico quindi, ma tutti i progetti seguono un percorso strutturato in fasi distinte e successive a partire dall’idea iniziale fino ad arrivare alla realizzazione.
Parliamo quindi del come realizzare un progetto, del ciclo di vita del progetto o processo.
Io amo il processo, a volte molto di più dell’obiettivo stesso. Ci sono delle fasi del processo che mi appassionano a tal punto che vorrei non finissero mai.
Trovo interessante sovrapporre il processo di sviluppo di un progetto professionale al processo che mettiamo in atto quando vogliamo realizzare un progetto personale o un cambiamento.
Nei progetti strutturati esistono quattro fasi principali:
l’ideazione, la pianificazione, la realizzazione, la chiusura.
Osservo una certa similitudine con il processo di sviluppo personale che mettiamo in atto in un percorso individuale di counseling.
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L’ideazione
È la fase in cui si delineano le caratteristiche principali del progetto:
a partire da un’idea, si determinano gli obiettivi, i destinatari, il piano di lavoro, i prodotti, i risultati attesi, i partner, i tempi, i luoghi e le risorse.
Dalla pura idea passiamo ad una lista, ad un documento più o meno strutturato.
Quando il cliente viene da me per la prima volta arriva con un’idea, anche se confusa. Insieme decidiamo se abbiamo le risorse per lavorare insieme e crediamo un contratto, decidiamo di lavorare insieme su quell’idea, e la rendiamo chiara.
La pianificazione
Ora si tratta di entrare nel dettaglio: definire la strategia, il processo e le risorse necessarie alla realizzazione del progetto.
Analizziamo l’idea in ogni dettaglio e definiamo le azioni necessarie, le attività, i tempi, i costi, le fasi di controllo. Scriviamo il progetto e se abbiamo un team lo condividiamo in modo che diventi la nostra linea guida.
Nel percorso di crescita personale, questa è la fase di esplorazione.
La realizzazione
Qui si passa all’azione: parto dal piano condiviso e metto in pratica le azioni necessarie per arrivare all’obiettivo.
Alcune attività sono comuni a tutti i progetti indipendentemente dai loro contenuti: gestione, comunicazione, monitoraggio e valutazione di un progetto partono contemporaneamente al suo avvio e si estendono per tutta la sua durata.
Altre invece, si sviluppano solamente per una porzione del progetto e sono parte costituente della sua specificità e della sua originalità.
Risvegliate le risorse necessarie, passiamo alla fase di approfondimento e supporto al cambiamento, una fase di azione dove alleniamo le nostre nuove capacità.
La chiusura
La verifica finale riveste un ruolo importante e rappresenta una vera e propria ricapitolazione dell’intero percorso fatto. In base ai risultati di tale verifica finale, si potrà decidere se il progetto ha raggiunto i risultati auspicati, che cosa si dovrebbe eventualmente modificare per meglio adeguare il progetto alla realtà o per estenderlo ad altri contesti.
È la fase in cui si capitalizza il lavoro svolto per il futuro. Si potrebbe dire che una chiusura ben gestita del progetto è un’ottima apertura per nuovi progetti. In questo modo si chiude il ciclo di un progetto, passando dalla chiusura di un progetto all’ideazione di un altro.
Parallelamente, possiamo dire che un processo di supporto alla crescita personale ben riuscito ha una fine, altrimenti si trasforma in dipendenza.
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In sintesi:
_IDEAZIONE/ PRIMO CONTATTO:
lettura dell’esistente, dei bisogni, del senso, delle risorse, esame di realtà; ascolto.
_PIANIFICAZIONE/ ESPLORAZIONE:
definizione degli obiettivi generali e specifici; definizione del contratto.
_REALIZZAZIONE/ APPROFONDIMENTO E SUPPORTO AL CAMBIAMENTO:
piani di azione, cosa fare e come per avvicinarsi ai risultati attesi in funzione agli obiettivi prefissati; allenamento.
_CHIUSURA:
riassunto e valutazione finale; chiusura della relazione d’aiuto.
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Non vi ricorda il Ciclo del Contatto in Gestalt? Lo conoscete? Se ti incuriosisce fammelo sapere, sarò felice di approfondirlo. Intanto condivido qui una mia illustrazione.