3 Giugno 2021

Perché alcune persone rispondono in modo aggressivo di fronte all’incertezza?

Perché altre si chiudono nel dubbio e non riescono a reagire?

Perché qualcuno è spinto verso il cambiamento e altri ne sono terrorizzati?

Si parla molto di intelligenza emotiva, di intelligenza sociale, soft skills fondamentali per poterci relazionare in modo sano con coi stessi, in famiglia, con gli amici, nel lavoro e nel mercato. Oggi non basta saper fare bene il tuo lavoro, per distinguerti serve proprio portare attenzione al “come” lo fai, in che modo ti relazioni con l’ambiente esterno, in che modo raggiungi gli obiettivi, come interagisci con gli altri, come influenzi gli altri, come stai tu!

L’intelligenza emotiva è un aspetto dell’intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni.

Il nostro cervello è diviso in due parti:

  • la parte sinistra è responsabile della logica, del linguaggio, strategia, razionalità, regole…
  • la parte destra regola la creatività, l’empatia, la libertà di espressione, l’intuizione, il caos, le emozioni, la sensibilità, la curiosità…

Il nostro sistema scolastico, chiamato ancora “istruzione”, tende ad allenare molto l’emisfero sinistro.
La maggior parte delle persone non allena sufficientemente il lato destro, quindi capisci che non sfruttiamo a pieno la nostra intelligenza?

Riusciamo ad accedere all’intelligenza emotiva quando conosciamo noi stessi e il nostro funzionamento, quando siamo in grado di riconoscere le nostre emozioni, riconoscere quelle dell’altro e di stare in relazione. Quando siamo in grado di ascoltarci.

Conosco persone molto performanti, che ottengono risultati eccezionali utilizzando solo il lato sinistro del cervello. E’ sbagliato? No, più che altro è un peccato. Se riesci ad avere ottimi risultati usando metà cervello, prova ad immaginare se lo usassi tutto!!!

La realtà è una, ma ognuno di noi la percepisce in modo diverso: come se indossassimo delle lenti colorate di cui spesso non siamo consapevoli. Queste lenti metaforiche a cui mi riferisco, dipendono dal nostro modo di stare al mondo, dal nostro carattere.
Le emozioni sono parte integrante di noi, ecco perché è così importante conoscerle, viverle ed esprimerle. Saper riconoscere, accettare e gestire le nostre emozioni ci permette di crescere, di maturare, di prenderci la nostra responsabilità. Di essere liberi.

Di fronte allo stesso stimolo reagiamo in modi molto diversi: la ricchezza del lavorare in gruppo ci permette proprio di osservare le diversità e di arricchire il nostro punto di vista, di ampliare la gamma di sfumature emotive.
Partiamo da noi, riconosciamo la nostra palette di colori, solo cosi potremo poi stare in relazione con gli altri in modo autentico.

Questa è la base per poter sviluppare empatia, argomento che affronteremo la prossima settimana.

Prova a pensare anche ai tuoi acquisti: quanti corrispondono a un reale bisogno?
Quante sono invece le azioni guidate dalle emozioni? Quante cose compri per sentirti meglio?
Quando mi invitano a condurre un workshop all’interno di corsi di marketing o di psicologia dei consumi, parto sempre dalla base, un bel laboratorio per scoprire la relazione che hai con Paura, Tristezza e Rabbia.

Il riconoscere con quale lente vediamo il mondo ci aiuta molto nella comprensione del nostro carattere. Il portare consapevolezza alla sfumatura emozionale prevalente ci aiuta ad accettarla, accoglierla e quindi essere liberi di sperimentare altre modalità.

Cosa ce ne facciamo delle emozioni? Partiamo da questo articolo qui, per poi approfondire la tua relazione con la Paura, con la Tristezza e con la Rabbia.

Solo quando abbiamo acquisito la capacità di entrare e uscire da queste tre emozioni nucleari, allora è possibile provare Gioia, quella autentica!

Spero davvero che queste letture ti siano utili, fammi sapere cosa ne pensi.

Ti aspetto la prossima, con un pezzettino di autenticità in più!